Sto parlando di Paolo Sarpi che, quando compare per la prima volta nel mio romanzo, ha 57 anni ed è eminente frate dell'ordine dei Servi di Maria, nonché primo consultore di stato della Repubblica di Venezia.
Tanto per dare un'idea di chi è stato quest'uomo, vi cito una ricerca dell'università statunitense di Stanford ("The Early Mental Traits of Three Hundred Geniuses" di Catharine M. Cox, pubblicato in "Genetic Studies of Genius" di Lewis M. Terman. Copyright 1926, Stanford University Press) che lo annovera addirittura tra le cinque persone più intelligenti, vissute tra 1450 e 1850.
E infatti, biografia alla mano, scopriamo subito che fu adolescente capace di tradurre dal greco e dall'ebraico; che a soli venti anni fu eminente teologo; che da adulto riuscì a stupire i suoi contemporanei con rilevanti scoperte matematiche e scientifiche.
Parlando di questo sapiente di altri tempi, poi, si deve dire che fu tra i più entusiasti sostenitori dell'autonomia del potere politico. E pensate soltanto cosa significasse di quei tempi farsi coraggiosi portavoce di queste teorie e scagliarle con veemenza all'indirizzo delle autorità ecclesiastiche romane!
Beh, lui lo fece.
Certo, dirà forse qualcuno, era sotto la protezione della Serenissima Repubblica di Venezia, a centinaia di chilometri di distanza! Chi avrebbe potuto nuocergli?
Certo, dirà forse qualcuno, era sotto la protezione della Serenissima Repubblica di Venezia, a centinaia di chilometri di distanza! Chi avrebbe potuto nuocergli?
E invece no, poiché tale fu l'odio dei suoi delatori che, proprio nel cuore della sua amata Venezia, egli subì quell'attentato dal quale miracolosamente scampò, ma che gli costò sfregi e lesioni permanenti.
Penso che varrebbe la pena di ricordare più spesso un uomo come Paolo Sarpi. Un uomo che, secondo il mio modesto parere, non ha un posto appropriato né nei libri di storia né nei vari cerimoniali che si piccano di celebrare la cultura italiana.
Soprattutto oggi, che è forte il bisogno di intelligenza e di coraggio, penso si debbano riscoprire e celebrare degnamente personaggi del suo calibro.
Per chi fosse interessato ad un approfondimento, rimando al link qui sotto.
Buona lettura!
Nessun commento:
Posta un commento